Maria icona del mondo femminile

Maria icona del mondo femminile

Sant’Annibale, in linea con la tradizione, vede Maria prefigurata

nelle più famose donne della prima alleanza.

di Annibale Maria Di Francia

Ciò che maggiormente commuove nella storia del popolo d’Israele è l’incontrare di quando in quando delle donne di animo virile suscitate da Dio in difesa e liberazione del suo popolo. Fra queste donne, che sono profezia di Maria, non vi è chi non conosce Eva, Giuditta, Ester, Abigail, ecc.

 VERA EVA

Grande sventura fu quella dell’uomo quando perse lo stato di grazia in cui Dio lo aveva creato! Era felice insieme alla sua compagna, frutto del suo stesso costato. Un giardino di delizie era la loro abitazione; Dio era il loro Padre, la felicità temporale ed eterna era la loro eredità. Quand’ecco lo spirito degli abissi, invidioso del bene dell’uomo, giura di rovinarlo. Seduce la donna; questa seduce l’uomo, ed ecco tutta l’umanità rovinata! Ma nella mente di Dio risplendeva una donna tutta pura, tutta santa, immacolata che, diventando Madre del Dio redentore, doveva schiacciare la testa del serpente. Questa donna è Maria! (Gen 3,1-15) Essa è la nuova Eva. Eva mangiò il frutto avvelenato, causa della nostra morte; la vera Eva invece ci dona il frutto benedetto del suo seno. Chi mangia questo Frutto non muore ma ha la vita eterna.

 VERA GIUDITTA

È assai mirabile ciò che la Santa Scrittura racconta di una donna ebrea, Giuditta. Mentre l’empio Oloferne assediava Betulia, i capi della città deliberavano di arrendersi al nemico, ma ecco che Giuditta, presa da santo zelo, rimprovera i capi per la loro poca fede, e nell’ora dell’incenso supplica il Signore dicendo: «Signore Dio d’Israele, ricordati dello zelo di cui arsero i tuoi servi per il tuo onore e degnati di abbattere i nemici di questo popolo, ricordati della tua alleanza, affinché la tua casa resti sempre santificata, e le genti conoscano che tu sei il vero Dio». Spinta dal suo zelo per l’onore di Dio e la salvezza del suo popolo, Giuditta entra nel campo nemico e, alternando orazioni e industrie, lacrime e penitenze, abbatte Oloferne e salva il suo popolo (Gdt 13). Or bene in questa donna ebrea che per il suo zelo compì la più grande impresa e meritò di essere chiamata gloria di Gerusalemme, letizia di Israele e il decoro della sua Nazione, è figurata la gran Vergine Maria, la Signora del cielo e della terra, la madre di Dio e degli uomini; Lei è la vera Giuditta che zelò sempre la gloria di Dio e la salvezza del genere umano.

 VERA ESTER

Si legge nella Bibbia che il re Assuero voleva scegliersi una sposa, e comandò che tutte le giovani gli

fossero presentate. Vi era una giovane ebrea di nome Ester (Est 2-5), la quale era sommamente buona, amabile e bella. Questa non volle mettersi altro ornamento che una fascia celeste ai fianchi e così, assieme alle altre, comparve alla presenza di Assuero. Il re cominciò a considerare ad una ad una quelle giovani, quando fissato lo sguardo sopra Ester «Ecco – disse – la mia diletta, ecco quella che io scelgo ad essere mia sposa e sedere accanto a me come regina di tutti i miei sudditi». Or bene, tutto questo non fu che una figura della predilezione dell’altissimo Iddio sopra la ss. Vergine Maria. Fin dall’ eternità si presentarono tutte le figlie di Eva e fra tutte la santissima Trinità scelse Maria, benedetta fra tutte le donne, per essere la figlia primogenita di Dio, la madre vergine del Verbo, la sposa immacolata dello Spirito Santo. Ma la bella Ester fu anche figura di Maria che salva il suo popolo. Maria immacolata è nostra avvocata poiché fu trovata degna di presentarsi al divino cospetto per intercedere per tutti i figli di Eva, a somiglianza di Ester che si presentò davanti ad Assuero per impetrare misericordia per il suo popolo scampandolo dalla morte. Assuero preso dall’ amore per la sposa Ester le concede al solo vederla il perdono per tutto il popolo ebreo, così Dio al solo vedere Maria si muove a compassione di noi.

 VERA ABIGAIL

Mentre una carestia devastava le contrade, Davide fuggiasco domandò aiuto a Nabal, ma questi rigettò aspramente i messaggi di Davide. Allora Davide, furioso per la collera, arma un esercito e muove contro Nabal. Ma in mezzo alla via ecco una donna gli si getta ai piedi, porge doni e placa lo sdegno di Davide. Questa donna fu Abigail, la quale merita per tal atto di figurare la potenza nel disarmare chi è adirato (1Sam 25,18-42). Ah sì! Maria è la vera Abigail che quando vede l’Eterno in procinto di muovere con i suoi Angeli sterminatori per punire le nostre ingratitudini, gli si getta supplichevole ai piedi e gli porge i doni. Ah quali doni! Il dono del suo Cuore Immacolato e pur trafitto, il dono delle sue virtù ecc. ecc. e gli rivolge le parole … ah quali parole! Le parole d’una Madre amorosissima che ricorda al Figliuol suo l’amore che in terra gli portò.

 LA DONNA PERFETTA

La prima è più grande, anzi infinita provvidenza che ci ha procurata la SS.ma Vergine Maria è Gesù Cristo stesso, il redentore delle anime nostre. A questo si riferisce il Libro dei Proverbi quando parla della donna perfetta: «simile alla nave di un mercante che porta da lungi il suo pane» (Prv 31,14). Questo pane è Gesù Cristo, questa nave è Maria, la donna perfetta. Essa lo portò da lontano, cioè dal seno dell’eterno Padre, nel suo seno, e perciò è chiamato “Pane suo”. Ma perché è suo, è nostro. Maria ci diede Gesù, e non ce lo diede una sola volta, ma ce lo dà sempre per mezzo della s. Eucarestia

dove Gesù Cristo veramente si fa pane per noi. Perciò la s. Chiesa mette in bocca a Maria SS.ma quelle altre parole della Sapienza: «Venite, mangiate il mio Pane e beveteil vino che io vi ho preparato» (Prv 9,5).