8. 1° luglio 1911: le nozze d’argento

Il 1° luglio 1911, venticinquesimo anniversario della prima venuta di Gesù nella cappellina del quartiere Avignone, nozze d’argento della festa, fu una data straordinaria nella storia dell’Opera. Anche per questa circostanza P. Annibale usò tutte le arti poetiche ed inventive perché nessuno sospettasse il segreto dell’evento della celebrazione. Si trattò di una vera e propria rivelazione che contribuì ad accre¬scere la gioia di tutti i religiosi e le religiose delle varie case della Sicilia e del continente, con l’annunzio del nuovo titolo col quale quell’anno bisognava accogliere e salutare Gesù Sacramentato nella sua venuta nell’Eucaristia. Con una circolare del 12 maggio 1911, da Roma, dove si trovava ospite di don Orione nella canonica di sant’Anna il Padre comunicò il nuovo titolo eucaristico «…il titolo col quale saluteremo quest’anno il nostro Sommo Bene Sacramentato nella nostra cara festa del primo luglio, è questa volta oltre ogni dire tenero, dolce e amabile, soave e celeste! Sono molti anni che io tengo in mente questo bellissimo titolo, ma il tempo opportuno e conveniente di svelarlo non era ancora venuto. Questo tempo si matura appunto il primo luglio di quest’anno 1911; ed io, che ho trattenuto nel mio seno questo dolcissimo titolo finora, oh, con quanta gioia ora lo partecipo a tutte le Case! Vi faccio notare che con una certa destrezza io finora l’ho nascosto, allontanando la mente di tutti dal fare un calcolo della data della prima venuta di Gesù Sacramentato in questa Pia Opera col primo glorioso titolo di Re; e ciò affinché nessuno congetturasse quale sarebbe per essere il dolcissimo titolo di quest’anno; ma invece ne fosse la manifestazione una graditissima e dolce sorpresa. Sappiate dunque che noi siamo al 25° anniversario della venuta di Gesù Sacramentato coi tanti speciosi e sacri titoli: celebriamo dunque le belle Nozze di argento, e il bellissimo ed amabilissimo titolo di Gesù sarà: Lo Sposo celeste delle anime elette! Ecco, viene lo sposo. Sposo di tutta questa Pia Opera degli Interessi del Cuore di Gesù, che cominciò nelle casipole dei poverelli, che si avanzò con la salvezza delle orfanelle e degli orfanelli abbandonati, e si svolse con la Rogazione Evangelica del suo divino Cuore, e con le Figlie del Divino Zelo del suo Cuore. Sposo celeste e diletto di ogni anima… Sposo amatissimo di ogni anima che in questi Istituti ne comprende il fine e vi corrisponde, cioè la carità e lo zelo, inte¬ressandosi vivamente di tutti gli interessi del Cuore Sacratissimo di Gesù, specialmente perché la Santa Chiesa rifiorisca in ogni santità e in ogni salute delle anime, mediante il moltiplicarsi dei Sacerdoti eletti, implorandoli incessantemente dalla Divina Bontà e facendoli implorare da tutti, in obbedienza a quel divino Comando: Rogate ergo Dominum messis, ut mittat operarios in messem suam. «Prepariamoci ad una festa che assume un carattere di amore e di fervore tutto particolare: e noi specialmente che ci gloriamo del nome di Rogazionisti del Cuore di Gesù, in queste Nozze d’argento del Celeste sposo delle anime elette, sposiamoci a tutti gli interessi di quel Divino Cuore, e al massimo dei suoi interessi, cioè che la Santa Chiesa sia arricchita di numerosi e santi Ministri». Simili parole non hanno bisogno alcuno di commento. Anche alla Santissima Ver¬gine fu riservato il titolo: la Sposa Regina Figlia, Madre e Sposa della Santissima Trinità! Per san Giuseppe il titolo fu Sposo purissimo di Maria sempre Vergine; Padre vergine del celeste Sposo delle anime di Gesù; Mediatore celeste del mistico sposalizio delle anime con Gesù. E concludeva: «Preparerete i sermoncini e le dovute rappresentazioni con quanta maggior diligenza e maggior fervore vi sia possibile, e direte un’Ave alla Santissima Vergine per la buona ispirazione e riuscita dei componimenti poetici e della relativa musica» . Fu approntato tutto un cerimoniale degno dell’evento giubilare per sottolineare ancor più di ogni singolo anno, l’importanza della celebrazione.

    a. L’annunzio

    L’apposito titolo giubilare fu inviato alle varie case dell’Opera in una lettera chiusa e sigillata, con una breve indicazione stampata sulla busta: Da aprirsi al Communio dal celebrante il dì 16 maggio (martedì) alle ore 7. In questa busta si contiene il nome o titolo con cui sarà salutato Gesù Cristo in Sacramento in tutte le Case dei Rogazionisti del Cuore di Gesù e delle Figlie del Divino Zelo del Cuore di Gesù nel primo luglio 1911. Vi erano inoltre specificate le modalità di comunicazione. «Modo di parteciparlo: Il sacerdote che celebrerà la Santa Messa, giunto al Communio, avuta in mano quella busta sigillata, che gli viene consegnata in quello stesso momento, tenendola chiusa, si volgerà alla comunità che sta in chiesa o nell’oratorio, romperà il sigillo ed aprirà la busta; ed estraendone il fo¬glio contenuto, lo spiegherà e lo leggerà a tempo, e con voce chiara, facendo spiccare con accento più vibrato, il nome o titolo. Indi potrà fare qualche spiegazione o commento sul proposito». Per quel che si riferiva alle case maschili di Messina, il 12 maggio il Padre scriveva a P.Vitale: «Rimetto la busta sigillata col titolo nuovo del primo luglio. Prego leggere quanto è prescritto sulla busta ed eseguirlo. «Contemporaneamente, alle ore 7 del mattino, allo Spirito Santo, dove ho già spedita la busta sigillata, un sa¬cerdote celebrerà e farà lo stesso. Insomma deve evitarsi che la notizia corra da una casa all’altra prima che nell’una e nell’al¬tra si sia espletato l’annunzio del nome. Chi debba celebrare in una casa e chi nell’altra lo vedrà Vossignoria, purché l’altro celebrante venga prima istruito sul da fare. Meglio preferirei che allo Spirito Santo celebri Vossignoria e annunzi». Nel frattempo devono essere eccitati quasi ad una santa impazienza e fervore devoto i ragazzi che desiderano conoscere il nuovo e particolare titolo: «Intanto faccia vedere la busta chiusa alle comunità costì, e le prepari all’annunzio». Il 28 giugno 1911 con una circolare a stampa P.Annibale invitò gli amici e i benefattori dei suoi istituti a partecipare alle manifestazioni religiose e ricreative, in occasione dell’annuale festa del 1° luglio, dando un particolare rilievo alla sacra rappresentazione, per ricordare il 25° della prima venuta di Gesù Sacramentato. Non essendo ancora nato il Bollettino interno delle congregazioni, non ci sono notizie dettagliate dell’evento. P.Annibale provvide a divulgare la notizia delle nozze d’argento presso il clero ed anche il santo padre. Il 4 novembre 1911 papa Pio X, tramite mons. Giovanni Bressan suo cappellano segreto, ringrazia il Padre Annibale dell’opuscolo «Nozze d’argento…» .