11. Il 1° Luglio nei Capitoli generali

La spiritualità rogazionista è codificata dalla tradizione che viene salvaguardata in maniera autoritativa e giuridica dagli appuntamenti sessennali dei Capitoli generali. E’ significativo che in genere tutti i Capitoli generali sono celebrati a ridosso della festa del 1° luglio, non solo per ragioni di ordine tecnico, ma quasi a significare come proprio nell’Eucaristia e dall’Eucaristia si muova la vita della congregazione, la verifica del suo cammino, la normativa, la proiezione escatologica della sua identità carismatica ed apostolica. Nei primi Capitoli generali (1945, 1956 e 1962) non si riscontra documentazione significativa riguardo alla solennità eucaristica del 1° luglio. Dal 1968 in poi nelle trattazioni e nei documenti ufficiali si fa menzione della festa. Si riportano gli elementi più essenziali che tracciano la continuità della tradizione eucaristica rogazionista.

11.1. IV Capitolo Generale, 1968

    L’assemblea capitolare conferma tutto il dato tradizionale e prescrive la celebrazione della festa eucaristica con la massima solennità sulla base della importanza annessa direttamente dal fondatore e trasmessa dalla storia rogazionista. «Il Capitolo tenendo presente gli elementi storici, conferma la festa del 1° luglio nella data attuale. Tale festa sia celebrata nelle nostre case con la massima solennità consentita dalle locali possibilità» . «I Rogazionisti ricorderanno in modo speciale quella piissima tradizione che è la festa del 1° luglio, giornata eucaristica per eccellenza nella nostra congregazione. La celebreranno con il fervore, pietà e spirito di fede con cui il fondatore stesso la celebrava; ricorderanno quanto importanza dava il Padre per la congregazione alla festa del 1° luglio, commemorazione solenne di quel 1° luglio 1886 nel quale Nostro Signore venne come padre amorosissimo… ».

11.2. VI Capitolo Generale, 1980

    Trattando della vita religiosa rogazionista, nel capitolo che si riferisce alle Note caratteristiche della spiritualità del padre fondatore, la festa del 1° luglio viene presentata come una «prestigiosa iniziativa della sua creatività devozionale che si incide profondamente nella pietà eucaristica dei suoi figli» .

11.3. VII Capitolo Generale, 1986

   Sull’onda emotiva e celebrativa del recente centenario ed all’inizio dell’anno eucaristico rogazionista, il Capitolo, “perché l’istituto possa dirsi eucaristico, secondo l’intenzione del fondatore, suggerisce alle comunità una maggiore attenzione all’Eucaristia”. Con il documento Comunione e comunità rogazionista, ribadisce poi che l’Eucaristia «costituisce il centro e la norma di vita della comunità, in modo particolare per il suo riferimento alla nostra identità carismatica, il Rogate, ragione storica dell’esistenza della comunità in quanto trova nell’Eucaristia il luogo sacramentale privilegiato per la sua comprensione, ispirazione ed alimentazione. In particolare la comunità rogazionista alla luce della celebrazione eucaristica del primo luglio è chiamata a scoprire e a vivere la sua identità carismatica interpretando e strutturando la sua vita a partire dall’Eucaristia. E’ una esigenza storica: il fondatore ha posto l’Eucaristia al centro delle sue opere e della sua spiritualità, comandando ai suoi figli di fare altrettanto. Il Capitolo affida quindi l’impegno primario di animare le comunità rogazioniste educandole a vivere e ad operare partendo dall’Eucaristia» .

11.4. VIII Capitolo Generale, 1992

    La festa del 1° luglio viene riaffermata e ritenuta il centro della vita dei Rogazionisti e una delle caratteristiche connotative della loro spiritualità e menzionata come giorno nel quale i congregati sono invitati ad applicare la s. Messa per gli interessi spirituali e temporali dell’Opera .

11.5. IX Capitolo Generale, 1998

    Nel documento capitolare Chiamati a stare con Lui, il Primo luglio è considerato come presenza reale di Gesù nell’Eucaristia, in modo del tutto originale . Viene inoltre definito «centro della nostra storia, momento significativo per esprimere la centralità dell’Eucaristia nella vita della Congregazione» . «Si è chiamati a stare con Cristo e realmente possiamo stare con Lui, perché Egli stesso ha preso l’iniziativa e si è degnato di venire ad abitare in mezzo a noi». Viene inoltre ribadita la particolare rilevanza assunta dalla festa rogazionista del Primo Luglio che, alla pari di altre feste, non devono essere lasciate all’improvvisazione, ma preparate adeguatamente, utilizzando sussidi che favoriscono una più profonda comprensione del mistero che si celebra .

11.6. X Capitolo Generale, 2004

    Il Capitolo, celebrato a partire dal 5 luglio, vive il particolare e straordinario evento della canonizzazione del Padre fondatore avvenuta il 16 maggio 2004 ed alle soglie dello speciale Anno dell’Eucaristia anticipato dalla lettera enciclica Ecclesia de Eucaristia e indetto per la Chiesa intera da Giovanni Paolo II il 10 giugno durante la celebrazione della solennità del Corpus Domini, a partire dal Congresso Eucaristico Internazionale (Gadalajara, Mexico, 10-17 ottobre 2004) fino all’Assemblea Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, (Roma 2- 29 ottobre 2005) sul tema “L’Eucaristia fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa”. Nel documento conclusivo, Apostoli del Rogate che riporta in appendice il Messaggio inviato da Giovanni Paolo II al superiore generale P.Giorgio Nalin in occasione della celebrazione dello stesso Capitolo, non si fa esplicito riferimento al 1° luglio, ma si afferma che «L’Eucaristia, centro della comunità, rinsalda i vincoli della comunione fraterna, alimenta la preghiera e ispira le motivazioni per l’azione apostolica» .