1. Premessa
Questa festività, è di prim’ordine in tutta la nostra Pia Opera degli Interessi del Cuore di Gesù. E’ un tributo annuo di amore e di fede, che tutta l’Opera, in tutti i singoli membri, e in tutte le sue case, dalla più grande alla più piccola, offre all’adorabile nostro Sommo Bene Gesù in Sacramento, come centro di tutti gli amori, di tutti i sacrifici, di tutte le espiazioni, di tutti i ringraziamenti, di tutte le suppliche preghiere, di tutte le pratiche di pietà e le sante speranze della Pia Opera, come sorgente di tutte le grazie, di tutte le misericordie, di tutti i celesti favori del Divin Cuore di Gesù, presenti, passati e futuri di questa Pia Opera e di quanti vi sono appartenuti, vi appartengono e vi apparterranno. E’ un debito di gratitudine per l’amorosa e dolcissima dimora di Gesù in mezzo a noi di giorno e di notte, nonostante tutte le nostre miserie e infedeltà, nonostante tante volte la languida fede, la non piena e pronta corrispondenza al suo amore alle sue aspirazione. Sono questi i connotati storico-teologici della festa del 1° luglio, memoriale della presenza stabile di Gesù Eucaristia nell’Opera rogazionista, suo dies natalis, che il fondatore Annibale Maria Di Francia delinea per i suoi figli e figlie e consegna alla storia. La presenza eucaristica suggella le opere del Padre e le sue famiglie religiose. La matrice eucaristica illumina tutta l’Opera del Padre e si imprime profondamente nella spiritualità della stessa congregazione. Da sempre “grande importanza i Rogazionisti annettono alla celebrazione della giornata eucaristica del Primo Luglio, nella quale essi commemorano la prima venuta di Gesù Sacramentato nell’Opera”. L’Eucaristia è centro vitale della vita liturgica, prima e fondamentale sorgente della vita spirituale. La festa del 1° luglio dice dell’amore del fondatore all’Eucaristia come centro di ogni devozione e di ogni operazione. La festa del 1° luglio ha la sua ragion di essere nella fede e nell’amore ardente che il fondatore aveva per Gesù Sacramentato. La sua origine, il suo sviluppo, le sue vicende fanno parte della storia rogazionista che nasce e si sviluppa dalla culla stessa dell’Opera, le casette Avignone, un centinaio circa, fabbricate anticamente per abitazione dei poveri, quasi una piccola nuova Betlemme, nella quale Gesù nasce nell’Eucaristia celebrata dal fondatore il 1° luglio 1886, e da allora rimane per sempre nel santo tabernacolo, trono di grazia e di gloria, a condurre e a guidare la Pia Opera della Rogazione Evangelica. L’indagine storico-critica della festa del 1° luglio non è nuova per la tradizione rogazionista. Un apposito libretto, opera dello stesso fondatore, fu pubblicato a Messina il 1907 col titolo La festa del 1° luglio in onore di Gesù in sacramento negli istituti del Can. A.M. Di Francia. Molti elementi legati piuttosto a tratti di cronaca della festa, si trovano in vari numeri del Bollettino della Rogazione Evangelica l’organo di comunicazione ufficiale della Congregazione dei Rogazionisti, a partire dalla sua fondazione, il 1922. La genesi e la prima evoluzione della festa eucaristica è presentata in un numero dell’anno 1936 con un articolo sintetico, senza firma, Il primo tabernacolo dell’Opera. Un lungo ed analitico contributo, La festa del 1° luglio nel suo sviluppo storico è riportato in un altro articolo dell’anno 1937. L’estensore si professa fedele trascrittore di ciò che il Padre stesso gli dettò un fresco mattino tra il 1920 e il 1921. Il presente contributo si pone sulla stessa lunghezza d’onda, con il necessario ed opportuno aggiornamento, fino ai giorni nostri.