Auguri di un anno pieno di pace e serenità!

Auguri di un anno pieno di pace e serenità!

Cari amici, anche il 2023 inizia con i tradizionali “Auguri di un anno pieno di pace e serenità!”. Un augurio più che mai necessario, ma anche più che mai in contrasto con la realtà. Sembra che la vita, giorno dopo giorno, sia una dura marcia verso la pace mai raggiunta; a volte si ha l’impressione che la pace svanisca propria quando sembra a portata di mano.

Con la caduta del Muro di Berlino (9 novembre 1989) crollava l’ultimo baluardo della guerra fredda e finalmente si intravedeva un futuro di pace; passano pochi anni e giungiamo alla tragica mattina di martedì 11 settembre 2001 quando due aerei dirottati vengono fatti schiantare rispettivamente contro le Torri Nord e Sud del World Trade Center. Il 24 febbraio u.s. l’esercito della Confederazione Russa invade l’Ucraina causando distruzione e morte. Si parla di “Terza guerra mondiale vissuta a pezzi”. Papa Francesco invita i responsabili a deporre le armi e chiede a tutti di pregare.

Osserviamo che i nostri politici, tutti indistintamente, parlano della pace, la invocano, protestano contro la guerra organizzando manifestazioni e cortei, ma sono i primi ad usare parole violente dimenticando che le parole uccidono, sono armi tremende che seminano odio, rancore e divisione. Quante parole e quanti atteggiamenti violenti durante i dibattiti alla televisione, alla radio e sulla carta stampata. Si parla di pace ma ci si fa la guerra! È ora di finire con la guerra delle parole adottando un

linguaggio rispettoso dell’avversario.

Ma noi, gente comune, cosa possiamo fare per la pace? Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della Pace, ricorda che «la grammatica della pace getta acqua sul fuoco della discordia, spegne le polemiche, isola i malvagi, unisce le donne e gli uomini onesti in un fronte comune».

Il calendario che hai tra mano ti ricorda che la pace inizia con un sorriso. Sorridi a una persona a cui

non vuoi sorridere! Conosco persone che non sorridono mai e ridono raramente perché ritengono che il sorriso sia una forma di debolezza. Forse si pensa che chi sorride sia un bontempone senza problemi e preoccupazioni. I periodi neri, tristi, quelli che sembrano interminabili, durante i quali si accumulano tristezza, dolore, rabbia, senso di impotenza, fanno parte della vita di tutti noi. Proprio per questo il sorriso ha un valore inestimabile. Papa Giovanni XXIII soleva ripetere: «Il sorriso sulle labbra e la croce nel cuore». Sorridere non significa che la nostra anima non piange, che non stiamo sopportando un dolore spirituale o fisico, non significa che non stiamo elaborando un lutto; sorridere per non far pesare sugli altri il nostro malessere, perché così facendo possiamo trarne un vantaggio anche noi; sorridere vuol dire non scaricare i nostri malumori su chi ci sta vicino.

Il sorriso potrebbe essere quel piccolo tassello che manca per superare un momento difficile. Il sorriso un’esplosione di luce: costa poco ma ha una forza sorprendente. Sentite un po’ cosa dicono gli esperti: il sorriso diffonde ottimismo, migliora l’umore, è contagioso, rinforza il sistema immunitario, allunga la vita, rafforza le difese immunitarie perché si collega alla capacità del nostro corpo a produrre globuli bianchi; il sorriso migliora l’ossigenazione degli organi interni, fa consumare calorie, contrasta l’insonnia, abbassa la pressione, rende attraenti e simpatici; è dimostrato che il sorriso riduce lo stress, rassicura, vince la paura e la preoccupazione, regolarizza la respirazione, comunica l’amore, diffonde pace e serenità. Per gli scienziati di tutto il mondo, ridere fa davvero vivere meglio e rappresenta la più semplice ed economica via per il benessere, sia fisico o mentale, nella vita come nel lavoro. Sant’Annibale ci ricorda che basta «uno sguardo, un sorriso, una carezza, una parola, e il cuore si riscalda!». Ognuno di noi, grande o piccolo che sia, ricco o povero, anziano o giovane, donna o uomo, può dare il suo contributo per rendere migliore l’anno che sta per arrivare. In conclusione: “Auguri! Il nuovo anno sia illuminato sempre da un sorriso”.