Strada e piazze
A Villa Castelli (Br) un Largo per “Sant’Annibale Maria Di Francia”
“Volendo dedicare un via nel cuore della nostra città si è voluto ricordare colui che tante strade percorse benedicendo e accogliendo il prossimo, nell’ampiezza del suo cuore, come la persona stessa di Gesù Cristo…”. Sono trascorsi 60 anni da quando il vescovo di Oria, mons. Antonio Di Tommaso, il 26 maggio 1945, pronunziò queste parole durante la cerimonia d’inaugurazione di una via ad Oria intitolata a P.Annibale. E continuava “se un pezzo di marmo ne porta impresso il nome, che è tutto un poema di amore e di attenzione, per l’orfano e per il povero, altrettanto imperituro sarà il suo ricordo nel nostro cuore”. Cambiano i tempi, i luoghi e le persone, ma il paradigma è sempre lo stesso: davanti alle meraviglie che Dio opera nelle sue creature il cristiano non può rimanere fermo, deve fare qualcosa, ma cosa? Lo suggeriscono le circostanze che il Signore crea in maniera provvidenziale.
A Villa Castelli in provincia di Brindisi, un Largo per Sant’Annibale, perché?
Tutto ha avuto inizio durante l’ora di religione in una scuola secondaria di Francavilla Fontana, mentre si parla di P. Annibale, delle sue vicissitudini in questa città, della sua eredità spirituale, delle sue congregazioni. Terminata la lezione, Davide, un alunno di Villa Castelli interviene dicendo: “Scusi prof., Lei conosce P. Antonio, il missionario di Villa Castelli in Messico?”. “No – risponde l’insegnante – non ho avuto modo di incontrarlo, d’altronde se vive in Messico, mi sembra alquanto naturale!”. Quell’intervento inizia a scavare dentro. Perché dovrebbe essere importante conoscere questo Rogazionista? Villa Castelli è menzionata negli scritti di sant’Annibale? E se ci fosse stato veramente?
Si va a Villa Castelli e si apprende dal parroco che proprio in quei giorni era previsto l’arrivo di padre Antonio Carlucci. Siamo nel 2004, anno della canonizzazione e ci sembra doveroso far conoscere la figura e l’insegnamento di questo novello santo. Si programmano così tre giorni in onore di Sant’Annibale 5-6-7 novembre 2004, con attività nelle scuole e nella parrocchia. A conclusione nel giardino della scuola media si mette a dimora un albero di eucaliptus, l’albero del quartiere Avignone, con una targa a ricordo della missione rogazionista “Casa per bambini di strada in Messico” del missionario P.Antonio Carlucci rcj nostro concittadino. Nella celebrazione eucaristica conclusiva il sindaco, Avv. Francesco Nigro manifesta la volontà dell’Amministrazione Comunale di dedicare uno spazio a Sant’Annibale.
Trascorre un anno. Il Consiglio Comunale delibera di intitolare un Largo a Sant’Annibale e il parroco don Lorenzo Elia chiede alla Postulazione generale dei Rogazionisti una reliquia di s.Annibale che possa rimanere per sempre nella parrocchia dedicata a San Vincenzo de’ Paoli. Padre Antonio è di ritorno al suo paese questa volta accompagnato da una Delegazione U.S.A.: è festa!
Giunge anche P. Antonio con la Delegazione U.S.A. Ad attenderli una marea di bambini e ragazzi. Arriva anche il Superiore della Provincia Italia Centro-Sud, P. Mario Lucarelli. Ci si avvia al Largo S.Annibale con le autorità civili e militari. Sul piazzale del Palazzo di città attende il Sindaco Avv. Francesco Nigro, il Vice sindaco Dott. Vitantonio Caliandro, la giunta Comunale, i dirigenti scolastici e le scolaresche. Nel Largo S.Annibale, al centro un aiuola accoglie un albero di ulivo che è tutto un programma di segni e simbologie, sulla destra s’intravede il campanile della chiesa, sulla sinistra il Palazzo di Città e davanti un’ampia gravina ricca di ogni vegetazione. “ Davvero non si poteva denominare piazza, dice P. Lucarelli, un posto che per l’ampiezza, l’altezza e la luce suggerisce ed evoca le caratteristiche del Cuore del Padre Fondatore …”.
Un grosso applauso accoglie il nuovo vescovo della Diocesi di Oria, S.E. Mons. Michele Castoro che saluta tutti gli intervenuti ma soprattutto i bambini. Dopo il saluto e gli interventi delle autorità, i bambini che interpretano “Per amore, solo per amore”, composizione dedicata al santo, segue la benedizione del Vescovo. In parrocchia P.Mario Lucarelli presiede la celebrazione eucaristica con la consegna ufficiale della reliquia che viene custodita nell’altare della chiesa parrocchiale.
Tutto volge al termine quando si avvicina un signore che dice: “Sapete, Padre Annibale è stato ospite a casa mia quando veniva a Villa Castelli, e mio padre nel 1908 si trovava ospite di un istituto femminile quando il terremoto, distrusse Messina. Rimase lì il tempo necessario per soccorrere i superstiti, per questo fu insignito della medaglia d’oro, dal re Vittorio Emanuele in una manifestazione pubblica a Messina”. A partire da questa testimonianza, registrata successivamente dal cancelliere vescovile don Francesco Nigro, il parroco don Lorenzo Elia e P.Antonio Carlucci hanno inoltrato domanda al sindaco della città di volere conferire la cittadinanza onoraria a Padre Annibale, un tempo ospite di passaggio, oggi presente con i suoi figli, con la dedicazione di un Largo ed una sua reliquia. E la storia non finisce; da un’altra parte torna a cominciare.
Mary e Mimino Matarrelli