La nobile famiglia Di Francia
La Famiglia Di Francia, come indica il nome, sembra originaria di oltr’alpe, e risulta trapiantata nel Napoletano sotto il Re Carlo D’Angiò: avendo a capostipite un Giovannino, che fu investito dal re Ladislao di molti feudi in quel d’Otranto, tra cui S. Cassiano, Nocegli, Nardò, Andrani, ecc. In seguito ottenne le baronìe di S. Caterina, di Badolo, di S. Rosalia, di Marmarino e di Drago. Divisa in diversi rami fiorì in Cosenza, Catanzaro, Paola, Monteleone e Tropea, e dovunque fu aggregata ai seggi patrizi.
Conta tra i suoi antenati Tommaso Maria da Paola, Vescovo di Oria (1690 1719); Giovanni Serio, istitutore del Monte di Pietà in Paola; Domenico da Monteleone, generale di battaglia, comandante 1’esercito dell’Estremadura; Antonio, tenente generale dell’Armata Spagnola nel XVII secolo; e, dopo un lungo periodo, nel 1804 s’incontra Diego, Senatore di Messina.
La famiglia del cav. Francesco Di Francia, padre di sant’Annibale, s’intitolava «dei Marchesi di S. Caterina dell’Ionio», feudo ottenuto dagli avi, a quanto sembra, a principio del secolo XIX. Concordano infatti le cronache calabresi nell’asserire che il Re Giuseppe Bonaparte fu ospite di un Di Francia in Monteleone (oggi Vibo Valentia), e congedandosi, per gratitudine, conferì a costui il titolo di Marchese. L’investitura non fu soltanto nominale, ma portò con sè l’assegnazione del Feudo e del Castello di S. Caterina dell’Ionio.
Da questo capostipite sembra discendesse il cav. Francesco Di Francia, dei Marchesi di S. Caterina.
Il cav. Antonio Di Francia da Vibo Valentia sposò la nobile Teresa Stagno dei Principi d’Alcontres, sorella dell’illustre uomo, che, rivestiva 1’alta carica, di Podestà di Messina. Ella rimase vittima nel tremendo terremoto del 1908. Per questi rapporti di parentela, che si riteneva esistessero tra le due famiglie calabra e sicula, il cav. Antonio era legato da intimo affetto al Can. Di Francia.
L’insegna di famiglia è rappresentata da uno scudo in campo rosso tagliato da una sbarra d’oro: in questa sta ritto un leone, mentre il cimiero porta un cinghiale dal muso in su.
Fratello del cav. Francesco fu il sacerdote Raffaele Di Francia, Cisterciense, insigne cultore e professare di lettere e di filosofia, autore di pregevoli opere, e che lasciò di sè preziosa memoria nei suoi concittadini.
La sorella Luisa, educata nel Monastero di S.Chiara di Messina, andò sposa al celebre storico messinese Giuseppe La Farina. Essa, con la sua pietà, valse a tener desta la fede nel marito in quei tempi di liberalismo settario.
Il 2 giugno 1847 il Cav. Francesco Di Francia si unisce in matrimonio con la Nobildonna Anna Toscano, nella chiesa di Santa Maria della Provvidenza (Parrocchia San Lorenzo).