Da Altamura a Messina: un ritorno dovuto

Questo il titolo dato al pellegrinaggio a Messina sui luoghi di sant’Annibale che il cenacolo vocazionale di Altamura ha vissuto dal 23 al 25 aprile.

Un’esperienza desiderata da diverso tempo sia dai responsabili del cenacolo, Carlo e Nella Genco, sia da coloro che ormai da alcuni anni, ogni quarto giovedì del mese, si riuniscono per pregare per le vocazioni.

“Un ritorno dovuto” perché padre Annibale è arrivato ad Altamura quando ha saputo della morte di Melania Calvat, la veggente della Salette, a cui era legato da un rapporto di stima e riconoscenza, e ha in seguito acquistato l’Istituto dove operano le Figlie del Divino Zelo e dove riposano le spoglie mortali di Melania.

In questo anno in cui celebriamo il centenario della morte di Melania, è stato molto significativo da parte degli altamurani “ritornare” nei luoghi calpestati e vissuti dal nostro padre Annibale.

L’emozione è cominciata già nel momento in cui attraversando lo stretto ci si avvicinava alla città! Nel primo mattino abbiamo avuto la possibilità di consumare la prima colazione in riva al mare a Torre Faro. Il culmine delle emozioni del primo giorno di pellegrinaggio è stato raggiunto quando, presso il Santuario Madonna della Guardia, abbiamo vissuto la memoria storica degli ultimi momenti di vita del Padre e successivamente abbiamo celebrato l’Eucaristia!

L’intensa giornata si è conclusa dopo aver trascorso il pomeriggio presso la Casa Madre delle FdZ “Istituto dello Spirito Santo”. Abbiamo ammirato con stupore la bellezza della chiesa dove Annibale M. Di Francia fu ordinato sacerdote.

E’ inutile dire quanto sia stata intensa la mattinata successiva dedicata alla Casa Madre dei Rogazionisti “Tempio della Rogazione Evangelica”, al Museo e al Quartiere Avignone. La celebrazione Eucaristica nella Cripta, sull’altare collocato sull’urna in cui è visibile il corpo incorrotto del Padre ha toccato il cuore di tutti: giovani e adulti partecipanti al pellegrinaggio hanno potuto gustare un momento di intensa spiritualità rogazionista.

Il pomeriggio è stato dedicato alla visita della bella Taormina, sia presso l’Istituto Femminile delle FdZ, sia per i caratteristici vicoli della cittadina.

Nel segno di Maria, a cui gli altamurani sono molto legati, si è concluso il pellegrinaggio con la visita al Santuario della Madonna del Tindari. Nella sontuosità del Santuario abbiamo vissuto l’ultimo momento spirituale del pellegrinaggio con la celebrazione Eucaristica, presieduta dal nostro padre Angelo Sardone. E’ lui che ha guidato spiritualmente tutti i momenti del pellegrinaggio: con la sua competenza e preparazione ha fatto gustare l’intensità di ogni momento, lasciando in tutti il desiderio di poter nuovamente tornare a rivedere questi luoghi e rivivere le emozioni provate.

Ringrazio il Signore per aver avuto la possibilità di partecipare a questo pellegrinaggio che è risultato essere anche per me un momento di ricarica spirituale molto forte, oltre che la possibilità di condividere con tanti miei amici la ricchezza e la preziosità di un carisma tanto importante lì dove ha preso forma: il Rogate.

Paola, Lavr