Carisma

E’ dono dello Spirito fatto ad una persona per l’edificazione della Chiesa, oltre che per la santificazione personale. Nella vita di un fondatore il carisma si presenta come quel dono particolare e originale che porta ad unità tutti gli aspetti della sua vita: pensiero, spiritualità, opere, essere ed agire; differenzia e specifica il suo stile di vita e il suo apostolato nella Chiesa, e fa sì che altre persone nel tempo lo condividano.
Il carisma di sant’Annibale è “l’intelligenza” e lo “zelo” (=la comprensione e l’attuazione fervente) delle parole di Gesù “la messe è molta, gli operai sono pochi! Pregate dunque il padrone della messe, perché mandi operai nella sua messe”. (Mt 9, 35-38; Lc 10, 2). Egli ha compreso e vissuto le parole di Gesù come preghiera incessante al Padrone della messe per il dono dei “buoni operai” e come servizio al prossimo più bisognoso, specialmente piccoli e poveri di ogni genere.
L’originalità di sant’Annibale (il suo carisma particolare) consiste in una nuova comprensione delle parole del Signore e nell’aver coniugato insieme preghiera per le vocazioni e testimonianza della carità verso gli “ultimi”. Nel linguaggio comune della famiglia spirituale di sant’Annibale, il suo carisma viene detto “il Rogate” (=pregate), espressione sintetica con la quale si indicano gli elementi suddetti. a. Spiritualità. Lo stile di vita di sant’Annibale ed il suo apostolato sono strettamente legati e dipendenti dal carisma del “Rogate”: condivisione della “compassione” di Cristo per le folle stanche e abbandonate, spirito di preghiera, amore senza riserve verso le persone più bisognose di aiuto materiale e spirituale. La spiritualità di sant’Annibale è stata caratterizzata da un forte cristocentrismo, espresso e vissuto nell’amore-contemplazione del Crocifisso, dell’Eucaristia, del Nome e del Cuore di Gesù; non minore è stato il suo amore nei confronti della Madonna e dei Santi, da lui considerati e invocati come modelli esemplari di “operai del vangelo”. b. MissioneLa missione deriva dal carisma e ne rappresenta l’attuazione. Sant’Annibale così ha interpretato e vissuto la sua missione: a) pregare incessantemente il Padrone della messe per il dono delle vocazioni (specialmente al ministero presbiterale e alla vita consacrata); b) diffondere nella Chiesa lo spirito di questa preghiera; c) servire, da veri “operai del Vangelo”, i fratelli e le sorelle piccoli e poveri. c. Opere Sono i mezzi concreti con i quali si attua la missione. sant’Annibale si è mosso su una vasta gamma di opere apostoliche e, con la sua vita e il suo insegnamento, ha tracciato le linee per l’attuale sviluppo: centri di spiritualità vocazionale e di diffusione della preghiera per le vocazioni, scuole di ogni ordine e grado, collegi, istituti per portatori di handicap, case-famiglia per minori, per madri in difficoltà, per persone anziane, centri sociali per l’accoglienza e la cura di poveri ed emarginati, centri nutrizionali e per la cura della salute, missioni, parrocchie e santuari.

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