Vero Padre
San Giuseppe è invocato come protettore dei poveri, dei miseri e dei bisognosi;
sant’Annibale fin dall’inizio della sua Opera tra i poveri ha trovato
in san Giuseppe il padre della provvidenza.
di Annibale Maria Di Francia
Quando Dio, nei suoi eterni decreti, stabilì che il Verbo prendesse carne umana nel seno della Vergine per opera dello Spirito Santo, volle che la figliolanza venisse rappresentata nel Figlio suo fatto uomo, la maternità
fosse incentrata in colei che fu Vergine Madre del suo Dio, e che la paternità fosse raffigurata da un uomo giusto, e questi fu Giuseppe della stirpe di David. Tra le virtù di cui fu dotato da Dio, predominano l’illibatezza, la profonda umiltà di cuore, e delle opere, l’inalterabile mansuetudine, la quiete dello spirito e la fervente carità.
PATRONO DELLA FAMIGLIA E DELLA CHIESA
Ma qual è il sublime ufficio che san Giuseppe esercita dal cielo su tutta l’umanità? È quello stesso che esercitò nella sacra Famiglia di Nazaret. Quel Dio che lo fece capo della sacra Famiglia lo costituì anche capo e patrono di ogni famiglia, d’ogni società. Per questo il Sommo Pontefice Pio IX proclamò san Giuseppe patrono della Chiesa universale e Leone XIII volle che tutte le famiglie cristiane si consacrassero alla sacra Famiglia di Nazaret, affinché il capo di questa fosse pure capo di quella.
PATRONO DEI POVERI
Tale consacrazione venne estesa a tutte le comunità religiose ed a tutti gli educandati. Ed è con grande giubilo del nostro cuore che noi componenti questa Pia Opera di Beneficenza possiamo fare la seguente dichiarazione: nel 1878, entrai in un misero luogo – chiamato casette Avignone – abitato da una gran turba di poveri nella più squallida miseria. Si affacciò alla mia mente il pensiero dell’evangelizzazione di quei poveri e di salvare i figlioli dispersi ed abbandonati di quella povera gente. Fu questo l’inizio dell’Opera di Beneficenza. Il Cuore di Gesù che ama le creature più misere ed abbandonate fu dichiarato il titolare; la Vergine Maria fu per conseguenza nominata legittima protettrice e madre di questa Pia Opera. Ma chi fu invocato fin da quei primordi come lo speciale Patrono? Fu appunto il gran patriarca san Giuseppe! e a questo proposito io vi ricordo un fatto.
A TAVOLA CON I POVERI
L’Opera era iniziata da parecchi anni quando si pensò di fare un pranzo a tutti i poverelli di questi luoghi. Fu imbandita una lunga tavola e più di cento poveri l’occuparono. Ma chi fu messo a capo di tavola? San Giuseppe! Sì, quella bella statua che abbiamo in questa chiesetta fu situata a capo della mensa e tutti gridavano: «Viva san Giuseppe! Viva san Giuseppe!». Fin dai primordi di quest’Opera si scrisse una preghiera al gran san Giuseppe con la quale lo si supplicava caldamente di prendere sotto il suo speciale patrocinio quella iniziativa. Tutti quei poveri, gl’incipienti Orfanotrofi e le future comunità religiose che ancora erano nel pio desiderio dell’iniziatore furono affidati a san Giuseppe.
VERO PADRE PER NOI
Ed ora come potrei io raccontare tutti i segni della speciale protezione del patriarca san Giuseppe su questa Pia Opera? In quelle povere casette, nell’abiezione, nella povertà, senza umane protezioni, senza mezzi, si è progrediti passo passo, in un modo veramente mirabile, e tutto per la protezione del patriarca san Giuseppe. Egli è stato per noi vero Padre della provvidenza e noi tutti gliene rendiamo testimonianza. Quante volte questa Pia Opera si è trovata in gravissimi stenti, tutte le strade ci son parse chiuse, ma appena fatto un triduo a san Giuseppe, ecco il mirabile soccorso della divina Provvidenza! San Giuseppe ha dato incremento a questa iniziativa; per lui abbiamo i sacerdoti della Rogazione Evangelica che educano i giovani; per sua intercessione abbiamo scuole di arti e mestieri; sotto il suo patrocinio sono cresciute le vocazioni di questa Pia Opera; per sua protezione abbiamo un mulino e un panificio che ci forniscono con abbondanza il pane quotidiano di purissimo grano.